Quali microfoni utilizzare in studio?

Quali microfoni utilizzare in studio?

Alcune brevi indicazioni per scoprire quale microfono utilizzare per registrare il tuo strumento

Audio-technica ha un catalogo davvero colmo di microfoni: per tutte le tasche, per ogni esigenza, per tantissime applicazioni; e questo aspetto è, fuori di dubbio, una bella cosa. L'altra faccia della medaglia di questa particolarità si palesa in fase di scelta. Come orientarsi davanti ad un'offerta così variegata?
Gli addetti ai lavori sanno che non esiste una regola ferrea valida per tutti, seguendo la quale si ottiene il miglior risultato in assoluto. Occorre mettere sul tavolo il proprio gusto, le caratteristiche dello strumento che si riprende, la conformazione dell'ambiente in cui si effettua la registrazione e tanti altri fattori che possono incidere nel risultato finale del nostro lavoro.
Fatta questa doverosa premessa, nel presente post, dedicato ai microfoni per studio di registrazione, cerchiamo, per quanto la brevità dello strumento ci possa consentire, di fornire alcune indicazioni di massima su quale microfono usare in funzione dello strumento da riprendere. 
 

Voce solista

microfono da studio per voce AT4040

Lo strumento più dinamico e complesso di tutti è la voce umana.
Prima di poter catturare il suono ideale della voce devi assicurarti di non riprendere due cose: troppo ambiente e le consonanti esplosive ("p" e "b").
Un ottimo microfono è il condensatore cardioide AT4040, abbinato ad un filtro antipop posizionato per la ripresa minima dell’ambiente e per creare il fuoco frontale ideale. Oppure  un condensatore come l'AT4060 che fornisce il calore vintage di un microfono valvolare, mantenendo la stessa capacità di SPL elevata e l’affidabilità della moderna tecnologia per i microfoni.
In alcune situazioni un microfono dinamico come l'ATM650 può aiutare a gestire una voce particolarmente dinamica o aggressiva, o talvolta un cantante può essere più a suo agio con una situazione più simile ad uno spettacolo  live.
 

Chitarra 

Per il classico crunch rock 'n roll di una chitarra elettrica, un microfono dinamico come l'ATM650 è la scelta ideale. Per un tono più pulito, un grande condensatore come l'AE3000 può catturare la profondità e la brillantezza per un suono full range. In presenza di suoni vintage, per dar loro più risalto, si può usare il microfono a condensatore cardioide AT4047/SV.
Un microfono condensatore cardioide con diaframma piccolo, come l'AT4041 è l'ideale per la ripresa dell'attacco e della brillantezza della pennata di una chitarra acustica. In fase di check sound, sposta il microfono verso il foro della chitarra o verso il manico a seconda che tu voglia un suono più corposo o più squillante. Se, invece, devi riprendere un'esecuzione più delicata di arpeggio con chitarra classica, può usare l'AT4040 che risulta adatto al calore del suono delle corde in nylon. Ricordati sempre di trovare un giusto compromesso anche nella distanza del microfono dalla sorgente sonora: non troppo vicino per evitare il rimbombo della chitarra, ne troppo lontano perché altrimenti avresti troppa ripresa di rumore d'ambiente.

Basso

Parliamo del basso elettrico. Con un basso a 5 corde ed un amplificatore il suono full range ha molte alte frequenze. Quindi potremmo usare un microfono a doppio elemento come l'AE2500.
La capsula microfonica dinamica fornisce una grande spinta sulle medie, mentre la capsula a condensatore estende le frequenze estreme in alto ed in basso, il tutto in un singolo elemento coerente.
Per un classico suono vintage, utilizzando ad esempio un combo da 15", suggeriamo l'AT4047MP settato su cardioide. La risposta lineare sulle alte frequenze dell’AT4047MP complementa il calore vintage e focalizza le basse frequenze del combo.
Per suoni rock più aggressivi il classico diffusore 4x10 può essere ripreso dal microfono ipercardioide ATM250. Un microfono dinamico è in grado di gestire l’amplificatore che suona più forte, fornendo un’ottima spinta sia sulle medie che sulle basse frequenze.

Batteria 

Guardiamo ora i vari componenti della batteria.
Per la grancassa suggeriamo di utilizzare due microfoni: un dinamico ATM250 all'interno del fusto, in modo tale che risulti isolato dal resto dei componenti della batteria, ed un condensatore a largo diaframma, come l'AT4047/SV, da posizionare esternamente. In questo modo, il dinamico cattura l'attacco e le frequenze medie, mentre il microfono esterno riprende le basse frequenze. Il suono ideale sarà un mix dei due.

Nel rullante, il microfono va posizionato sopra, in quanto è da lì che proviene la quantità maggiore di suono. L'uso di un dinamico come l'ATM650 è raccomandato. Se si vuole utilizzare un secondo microfono nella parte sottostante, è necessario usare o un condensatore che supporti una SPL elevata (ad esempio l'ATM450), oppure un secondo dinamico, con tutte le accortezze che l'uso di un secondo microfono comporta.
Se il genere musicale richiede l'uso delle spazzole, potrebbe risultare interessante il suono che deriva dal condensatore AE3000.

Un'ottima soluzione per la ripresa del charleston è il microfono a condensatore ATM450 che va posizionato tenendo conto che la capsula è laterale non parallelo ai piatti per evitare che la grande quantità di aria che esce quando il charleston viene chiuso, sovraccarichi il diaframma danneggiandolo.

Passiamo ai tom. Un condensatore come l'AE3000 offre un suono più aperto e fedele mentre un dinamico, come l'ATM250 riproduce un punch maggiore ed ha un angolo di ripresa più stretto.

Infine, per quanto riguarda la ripresa panoramica dall'alto, focalizziamo l'attenzione su tre diverse tecniche di ripresa:
1) "spaced condenser": posiziona due condensatori, ad esempio gli AT4050 settati con diagramma polare cardioide. Vicini ai piatti per rimuovere l'enfasi dal resto del kit, oppure aumenta l'altezza per avere un suono più bilanciato. Se allontani fra loro i microfoni allargherai l'immagine stereo. A prescindere da dove deciderai di piazzare i microfoni, assicurati che siano equidistanti dal rullante.
2) configurazione X-Y: due condensatori cardioide, come gli AE5100, posizionati tra loro il più vicino possibile con un angolo di 90° per una ripresa stereo. Fai in modo che la coppia di microfoni sia sopra il rullante per avere il suo suono al centro del panorama stereo.
3) ORTF: per questa tecnica suggeriamo due AT4040 da posizionare a distanza di circa 17 cm, con un angolo di 110°. Potrai ottenere una ripresa stereo simile alla X-Y ma con una larghezza maggiore e una predominanza dei piatti sul resto della batteria.