Se stai cercando un monitor video da installare in una sala conferenze, in una meeting room, un’aula didattica o universitaria, oppure in un’area espositiva e vorresti conoscere qual è la migliore risoluzione dello schermo per la tua applicazione, di seguito puoi trovare alcune risposte e approfondimenti.
Iniziamo dalla domanda più immediata:
Cosa si intende per “risoluzione” del video?
La risoluzione video rappresenta il numero di pixel (cioè i singoli puntini, disposti orizzontalmente e verticalmente) che compongono l'immagine sullo schermo. Ad esempio, una risoluzione di 1920 x 1080 pixel significa che l’immagine è composta da 1920 pixel in larghezza e 1080 in altezza. A parità di superficie, un numero maggiore di pixel corrisponde a dimensioni minori degli stessi e quindi ad una migliore nitidezza e qualità dell’immagine.
Quali sono le risoluzioni più comuni?
- 720p (1280x720): nota come HD.
- 1080p (1920x1080): Full HD o FHD, uno degli standard più diffusi.
- 2K (2048x1080): una risoluzione simile ai 1080p, utilizzata soprattutto nel cinema digitale.
- 4K (3840x2160): chiamata anche Ultra HD, si sta rapidamente diffondendo nelle TV moderne.
- 8K (7680x4320): la risoluzione massima disponibile attualmente, con un dettaglio straordinario ma ancora poco diffusa.
Può capitare che le suddette sigle riportino anche la lettera "p" o la lettera "i" finale. In questi casi si vuole meglio indicare se la visualizzazione è da intendersi progressiva (p) o interlacciata (i). Nel primo caso l’immagine viene aggiornata in modo continuo offrendo una qualità più fluida, nel secondo caso invece vengono aggiornate in maniera alternata le righe pari e quelle dispari, riproducendo un’immagine meno stabile.
Altro aspetto importante da considerare nella scelta di un display o monitor è la tecnologia utilizzata per assemblare i LED dello schermo. Oggi, la maggior parte dei Ledwall adotta la tecnologia SMD (Surface Mount Device), in cui i LED sono saldati direttamente sulla scheda del circuito stampato. Altri modelli, invece, utilizzano la tecnologia COB (Chip On Board), che prevede l'incollaggio dei singoli chip LED direttamente sul modulo, con grande precisione. Questi chip sono poi collegati ai componenti del driver tramite supporti speciali che proteggono la superficie dei LED stessi.
Quali sono i vantaggi della tecnologia COB?
I LED COB permettono un angolo di visualizzazione più ampio (160° vs 140°); un rapporto di contrasto maggiore (15.000:1 vs 5.000:1); hanno un tasso di rottura più basso (0 PPM vs 15 PPM) e infine richiedono un consumo inferiore di energia (350 W/mq vs 500 W/mq).
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