Scegliere il microfono giusto per la tua attività di creatore di contenuti è importante, poiché è il primo elemento nella catena del segnale audio.
Informandoti sulle diverse caratteristiche dei microfoni puoi scoprire che un modello può eccellere nel ridurre i rumori di sottofondo dell’ambiente, mentre un altro potrebbe essere più sensibile e quindi darti la libertà di non stare vicinissimo al microfono. C’è sempre un compromesso da fare e ci sono alcune differenze specifiche che potrebbero aiutarti a scegliere il tuo microfono ideale.
MICROFONI DINAMICI: riducono al minimo i rumori ambientali e quindi risultano idonei per stanze non trattate dal punto di vista acustico. Sono dotati di un'acquisizione audio fluida per offrire il classico suono caldo degli ambienti broadcast. Non richiedono alimentazione esterna per funzionare.
MICROFONI A CONDENSATORE: sono più sensibili e catturano anche le sfumature più sottili dei suoni all’interno di un ambiente. Eccellono negli spazi trattati dal punto di vista acustico. Sono caratterizzati da un audio molto articolato con un'ampia risposta in frequenza. Per funzionare, i microfoni a condensatore richiedono un’alimentazione (phantom o batteria).
In linea generale i microfoni a condensatore possono essere posizionati più lontani dalla sorgente sonora, offrendo all'utente una maggiore flessibilità nell’utilizzo. Tuttavia, occorre tenere presente che più ci si allontana dal microfono, più rumore viene catturato. Se ti trovi in un ambiente trattato acusticamente e controllato, i microfoni a condensatore sono una scelta valida. I microfoni dinamici possono funzionare meglio per chi si trova in un ambiente non trattato, poiché sono meno sensibili e possono aiutare a ridurre al minimo il rumore ambientale. Tuttavia chi lo utilizza dovrà essere più vicino al microfono per mantenere una ripresa coerente della voce.
Anche il diagramma polare e quindi l’angolo di ripresa è un fattore importante nella scelta. Per il podcasting e lo streaming viene generalmente utilizzata una capsula direzionale; in questo caso, ogni speaker dovrà avere il proprio microfono per poter effettuare la ripresa nel modo migliore. La capsula direzionale più comune è quella cardioide che ha un angolo di ripresa di 120° ed è ottimizzata per quando si parla davanti al microfono perché i suoni provenienti dai lati o dal retro non vengono ripresi.
I popolari microfoni per podcasting a condensatore come AT2020 e AT2035 hanno un diagramma polare cardioide. Quando è necessario un angolo di ripresa più stretto, è possibile utilizzare un microfono con capsula dinamica come l'AT2040, che offre un'apertura di 100° (ipercardioide). La maggiore reiezione fuori asse aiuterà a ridurre i suoni indesiderati nella stanza, rendendolo un'ottima soluzione sia per i professionisti che per i principianti.
A tutte queste considerazioni sopra riportate, quando sei alla ricerca di un microfono per la tua attività di "content creator" per i tuoi video in streaming e i tuoi podcast, potresti anche valutare la possibilità di scegliere tra un microfono con uscita XLR ed uno con uscita USB. Soffermiamoci quindi un attimo anche su queste due ulteriori caratteristiche che un microfono per il tuo home studio recording può avere:
MICROFONO CON USCITA XLR: E' il classico microfono con connettore analogico a 3 poli XLR; per essere collegato a un PC è necessario utilizzare un'interfaccia audio.
MICROFONO CON USCITA USB: Il segnale audio viene convertito da analogico a digitale all'interno del microfono stesso pertanto non è richiesta un'interfaccia audio e lo si può collegare direttamente al PC tramite un cavo USB.