Esperienze di ripresa sul set cinematografico

Esperienze di ripresa sul set cinematografico

Rocco Perciante, fonico di presa diretta, sound engineer e musicista ci parla della sua esperienza sul campo con due prodotti professionali del catalogo Audio-technica: il microfono a canna di fucile AT8035 e le cuffie professionali ATH-M70x.

Abbiamo disturbato Rocco Perciante mentre stava lavorando sul set di un film e gli abbiamo chiesto un suo parere da esperto, per quanto riguarda i due prodotti di Audio-technica attualmente presenti nella sua dotazione di fonico di presa diretta.

Rocco, dicci la prima cosa che hai pensato quando hai avuto modo di giudicare l'operato di questi due prodotti che ti hanno accompagnato nelle riprese audio del film.
Dopo alcuni test e dopo l'utilizzo sul set, ho pensato subito di avere fra le mani due prodotti che avrebbero offerto una rinnovata crescita qualitativa del mio lavoro di fonico di presa diretta, ma anche di sound engineer e musicista.

Dacci un parere sintetico.
In entrambe i casi i due prodotti si sono rivelati al di sopra delle aspettative senza nulla da invidiare rispetto a prodotti di categoria e prezzo superiore.

Invece, parlando caratteristiche tecniche, cosa puoi dirci? Iniziamo dal microfono AT8035.
Il microfono, preciso e definito nello spettro di frequenze gestite, a parità di gain del preamplificatore rispetto ad altri della stessa categoria, mi ha permesso di captare con una maggiore precisione in fase di direzionamento, guadagnando anche una buona distanza dalla fonte, fondamentale per non rischiare accidentali ingressi nell'inquadratura. L'ho usato per registrare dialoghi, montato su un boompole ed un blimp per le riprese in esterna. Di ottima qualità anche la spugna antivento in dotazione, che mi ha permesso di evitare di montare il blimp per le riprese in movimento, azzerando i disturbi creati da spostamenti rapidi dell'asta per seguire gli attori. Infine è presente uno switch per il taglio degli 80hz per ridurre i rumori di fondo ambientali. Avrei preferito un case più rigido e maggiormente resistente, magari dello stesso materiale dei case per cuffia con apertura a zip.
Non era la prima volta che usavo microfoni Audio-Technica avendo negli anni registrato in studio con una coppia di AT4040, quindi la scoperta di questi shotgun non ha fatto altro che confermare la fiducia in questa azienda.


Passiamo ora alle cuffie ATH-M70x.
Utilizzando già le ottime ATH-M30x ero curioso di provare la cuffia top di gamma, ovvero l'ATH-M70x. Appena aperto il case, comodissimo e molto resistente, si è rivelata in tutto il suo splendore un vero gioiello! Qualità dei materiali utilizzati superlativa e comfort assoluto. È una cuffia circumaurale, quindi, si pretende un ottimo isolamento dai rumori esterni; vi confesso che la utilizzo anche a casa, spenta, quando voglio leggere un libro e non voglio disturbi esterni! A parte questa parentesi personale, un ottimo isolamento ha fatto sì che diventasse subito una fedele partner sul set! Operando sia come fonico che come microfonista è fondamentale isolarsi bene anche dalla scena in atto, ascoltando solo ciò che proviene dalle cuffie. Ora ne sto facendo anche un uso massiccio in studio per la registrazione di una colonna sonora in fase di composizione e pre-missaggio. Facendo musica elettronica ho sempre la necessità di cuffie che siano molto fedeli e non esagerate nella risposta delle basse frequenze ed un'ottima definizione sulle medie-alte. Per ultimo, una ulteriore nota di merito ai tre cavi in dotazione, in una custodia morbida alloggiata nel case, di cui uno a spirale, intercambiabili in base alle esigenze di utilizzo. Sarà una cuffia che mi accompagnerà per molto tempo.

 

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