Il suono live: cuore e anima di Audio-Technica

Il suono live: cuore e anima di Audio-Technica

Dai primi progetti, agli attuali microfoni, passando per lo storico "Wardrobe"

Il produttore giapponese racconta una parte della sua storia legata al mondo del live:

I primi passi nel mondo dei microfoni

A metà degli anni ’70 Audio-Technica iniziò ad esplorare il mondo del suono in contesto live. Inizialmente, i microfoni A-T erano indirizzati a musicisti professionisti che esigevano un prodotto di pregio con un’alta qualità. Eravamo entrati in un mercato altamente competitivo dominato da aziende che avevano linee di prodotto già affermate. I primi passsi per gettarsi in questa mischia furono fatti nel 1978 con la Serie 800, composta da quattro microfoni: AT801, AT812, AT813 e AT805S. L’anno seguente alcuni di questi prodotti furono aggiornati e riproposti con il nome di Artist Series (ATM). Questa linea divenne, così, il nuovo volto della divisione microfonica di Audio-Technica.

L'idea estrosa del "guardaroba"

Nei primi anni ’80, quando chiunque tentava di mettersi in evidenza in un mercato che stava crescendo, fu introdotto il “Microphone Wardrobe” (MW-7); una valigetta in alluminio contenente i microfoni della serie ATM, ma in sette diverse nuove colorazioni. Questa idea fu presentata da Charlie Winkler, il Marketing Manager dell’epoca, al NAMM Show del 1981 e ottenne il risultato di far vendere ad Audio-Technica 140.000 dollari di microfoni. Il successo ottenuto da Winkler diede lo spunto per molte altre opportunità. Il 1982 fu l’anno dell’introduzione della nuova linea PRO. Per i nostri clienti fu amore a prima vista e il PRO 4L divenne il favorito, specialmente da parte dei giovani musicisti.

Gli anni '90

Nei dieci anni che seguirono, grazie anche all’endorsment di tanti artisti famosi, il peso di Audio-Technica sul mercato aumentò, così come migliorò la tecnologia costruttiva dei suoi prodotti. Il primo radiomicrofono di Audio-Technica (la Serie 1000), fu presentato nel 1989 e cinque anni dopo, con la nuova serie 1200, anche i prodotti wireless si guadagnarono un’ottima reputazione tra i musicisti e gli ingegneri del suono, grazie alla qualità audio ed all’affidabilità del “True Diversity”. La Serie 1200 fu molto apprezzata ma, il settore del live non sbocciò completamente fino al 1998 quando nacque la Serie 7000, anche se questo sistema radio microfonico con 100 canali in UHF risentì della mancanza di un microfono, per voce, di riferimento.

Inizia un nuovo millennio

Tutto questo cambiò all’inizio del nuovo millennio. Nel 2000 venne introdotto il sistema wireless ATW-7373 che includeva un trasmettitore a mano con la stessa capsula a condensatore del microfono AT4033. Questa mossa cambiò le regole del gioco nel mercato dei prodotti per il live. Gli altri costruttori montavano capsule a condensatore sui loro radio, ma nessuno ne aveva una con le prestazioni dell’AT4033.

Un’ulteriore innovazione nacque nel momento in cui A-T si rese conto che nel mercato non c’era un grande microfono per la cassa della batteria. Così venne progettato l’AE2500, con doppia capsula: dinamica per catturare l’attacco aggressivo del colpo del pedale, e a condensatore per riprendere il suono del fusto. Questo microfono venne largamente elogiato come uno dei migliori allora disponibili.


In tutto questo tempo, in cui la tecnologia legata al suono live si è continuamente evoluta, abbiamo imparato una cosa: l’AE2500 non sarà l’ultima delle nostre innovazioni perché siamo costantemente impegnati a fare di più. Ma l’accoglienza positiva della quale hanno spesso goduto i nostri microfoni in tutti questi anni è la testimonianza della qualità, dell’affidabilità e del valore dei nostri prodotti. Caratteristiche, queste, che non cambieranno mai.